Il palazzetto in ricordo di Poldo

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IL PALAZZETTO IN RICORDO DI POLDO.
Intitolazione del Palazzetto dello sport in nome a Leopoldo Remondini
 
Intitolazione palazzetto1
 
Quelle appena trascorsa è stata sicuramente una giornata di sport e commozione in quel di Busseto. 
PoldoA fianco della già ricordata tappa verdiana del circuito Geosec di Minivolley, si è svolta anche la partita del GSD Busseto e la gara di atletica leggera memorial “Leopoldo Remondini” nello Stadio Comunale Cavagna. Una giornata ricca di sport, ma non solo: i tre eventi sportivi si sono riuniti infatti al temine delle varie competizioni per celebrare la cerimonia di intitolazione del Palazzetto all’indimenticabile “Poldo”.
Oltre alle Associazioni sportive locali e all’Amministrazione Comunale rappresentata dal Sindaco Maria Giovanna Gambazza, all’interno del palazzetto si è riunita l’intera famiglia Remondini a fianco di numerosi amici di Poldo che al suo fianco hanno condiviso sia emozioni sportive ma anche momenti di vita quotidiana.
Leopoldo Remondini, da tutti conosciuto come “Poldo”, nasce l’8 agosto del 1933 da una storica famiglia locale. I primi passi nell’ambito sportivo sono nella pallavolo: nel 1948 debutta come giocatore nel CSI Città di Fidenza, mentre pochi anni dopo diventa di arbitro di pallavolo operando a livello nazionale per oltre 15 anni. Nel 1963 è allievo dello storico professor Del Chicca e raggiunge anche il traguardo di allenatore, guidando diverse squadre femminili e maschili, tra cui la storica squadra “Alleanza Busseto”.
Nel frattempo Poldo coltiva sempre l’amore per l’atletica leggera, ottenendo anche la qualifica di “giudice”. Nel mondo dell’atletica, una passione condivisa anche tra le mura domestiche con la moglie Luciana Bocchi (insegnante di Educazione Fisica ed anche lei giudice di gara), il giudice Poldo parteciperà ad oltre 2.800 competizioni, tra le quali spiccano manifestazioni di assoluta importanza come i Campionati Italiani maschili e femminili, Campionati Europei e Mondiali, Giochi del Mediterraneo e numerose manifestazioni all’estero.

Al di fuori dell’ambito prettamente sportivo, Poldo è dimostrazione di generosità, sensibilità e grande altruismo: lo dimostra la grande attività all’interno del territorio locale che lo vede impegnato sia nella gestione degli impianti sportivi, sia nelle diverse associazioni di volontariato come la Pubblica Assistenza, l’AVIS e la comunità parrocchiale.
Nel corso della sua vita numerosi sono stati anche i riconoscimenti ricevuti, come dimostrano la Medaglia d’Oro della FIPAV, la Stella d'Argento del CONI di Parma, la Croce di Bronzo della FIDAL e Quercia di II grado e il titolo di Cavaliere.  Nel 2010 l’Amministrazione Comunale gli conferisce la Benemerenza Civica “Città di Busseto”, mentre un anno dopo, nel capoluogo parmigiano, riceve il Premio “Sant'Ilario per lo sport”.
Targa PoldoNel corso della cerimonia numerosi sono stati gli interventi delle istituzioni locali, di amici e famigliari. Particolarmente toccanti sono state le parole del vicesindaco Luca Concari che, con sottofondo le sinfonie verdiane, ha ricordato a tutti i presenti la grande persona che era Poldo, facendo memoria anche di diverse esperienze personali: “Ricordo ancora quando decisi di muovere i primi passi come Consigliere Delegato allo Sport: in quell’occasione, immerso tra tante idee ed altrettanti punti interrogativi, mio padre mi consigliò di parlare con una persona che lo sport lo conosceva bene, Poldo appunto. In quella lunga chiacchierata ho potuto avere conferma della disponibilità, dell’estrema competenza e della generosità di quell’uomo. Per i suoi meriti sportivi e per l’eccellenza delle sue qualità umane l’Amministrazione Comunale di Busseto dedica il Palazzetto dello Sport di via Mozart al nome di Leopoldo Remondini, additando la sua memoria ad esempio per le future generazioni.”
Oltre che alla cerimonia ufficiale, quella di domenica è stata anche un’occasione per ricordare avvenimenti di un recente passato che hanno caratterizzato sia gli avvenimenti sportivi bussetani, sia la vita del Paese in cui Poldo era sempre impegnato in prima linea: una possibilità per i più giovani di conoscere aspetti e persone che sono stati la base di quello che oggi ci circonda.

Ecco quindi la nuova identità del Palazzetto di via Mozart che da oggi si chiamerà il “Pala Remondini”.
 
 
A.P.

 

 

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